Fatacarabina

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sabato 16 febbraio 2013

Canto che mi è passata

Io non ho mai amato il karaoke, andare nei locali e cantare davanti alla gente, cantare le canzoni melodiche studiate a casa per mesi.
No, io amo cantare così, come mi sento.
Non sono brava, ho solo il senso di capire che quando una canzone mi piace io il senso del canto lo riconosco e la canto quella canzone, magari ridendo, magari biascicando in un orrendo inglese, ma ci provo, mi butto, me ne frego, canto e son contenta.
Mi butto e canto.

Io ho un amico con una casa che è il massimo dell'ospitalità perché ha la stanza per cantare, col seggiolino e due microfoni e nessuno fuori sente e tu fai quel che vuoi. Con gli amici da lui cantiamo un  sacco e fa bene. Si esce afoni ma leggeri.

Poi ho un amico con l'animo da crooner e col pianoforte e quando con lui ho cantato, e chissenefrega di accordi e parole sbagliate, è stato un gran cantare. Vorrei tornare a cantare con lui, ne sento il bisogno.

Poi ho un amico che suona la tromba a modo suo e con lui abbiamo fatto un sacco di cori, anche l'inno dell'Urss, che è diventato il canto amicale come "Nero nero", che ne ho scritto altrove, che sa di seppie in nero e di cheba (galera), concetti molto veneziani.
(Cercate bruttochef su google e ci arrivate al testo e al nesso con le seppie, e se ci arrivate a me fa piacere che sento il coro in lontananza e se volete ve lo registro, prima o poi, tanto "Nero nero" si canta sempre).

Ho cantato anche per amore, nell'ultimo anno tantissimo, blues e Dalla, Dalla e Pink Floyd, gli acuti della Motown che nessuno sentirà mai che fanno schifo all'arcobaleno, ma io ho cantato. Anche Anthony ho cantato, vergognandomi di metter la mia voce vicino a tanta meraviglia.

Canto quando sono stanca, canticchio sarebbe meglio dire.
Mi chiedono se ho paura a dire certe cose di me e io ho paura sempre, ho paura specie da quando ho capito che sono una fata ignorante e a me l'ignoranza ha impaurito sempre più della bruttezza.
Io ignoro, io non so dimenticare.
Vengo invece facilmente dimenticata.
Strano, stavolta avrei detto di no.
Meglio dire avevo sperato.

Ma io ignoro.
E quindi canto.
Canto che mi è passata.


2 commenti:

Baol ha detto...

Le poche volte che ho cantato volevano mandarmi a Guantanamo per far parlare i prigionieri.

(contento che ti sia passata, molto)

(madis) ha detto...

ecco, io... proprio... come dire... non so cantare!!!!! sono stonatissima. :(

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