Fatacarabina

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venerdì 20 aprile 2012

Cose che so

Ho deciso che parlo solo di quello che so e allora oggi vi parlo della trasparenza. E' una sensazione che tanti sentono, di cui ci si vergogna molto, e lo capisco perché quando si è trasparenti si vede tutto, metti che hai un fegato orribile o un colon bizzoso, ecco quelli si vedono. Si vede anche se non sei sereno, quando sei trasparente, che giri in giacca e maglioncino e pensi di coprire e invece si vede che hai una tempesta dentro al petto, e senti gli spifferi, e anche se stringi le braccia per tenere tutto dentro, ti pare che un colpo di vento ti scappi sempre via e forse, a volte, quando la senti forte la trasparenza, la vergogna ti fa stare peggio per quel colpo di vento scappato che per una puzzetta sul bus delle otto, in mezzo a tutta quella gente che guarda davanti, verso un indistinto punto oltre il finestrino, e te speri che non girino mai l'occhio per capire da dove arriva quel colpo di vento che sei te che ce l'hai dentro e sarebbe un casino da spiegare.
La trasparenza ti prende anche quando vuoi del bene e ti senti molto solo nel provare quel sentimento, ma quella è una delle cose di cui io non so, e quindi non ne parlo.
La trasparenza all'inizio potrebbe sembrare impotenza, incapacità, chi la prova però potrà dirvi che impotente non si sente no, perché con tutta la voglia di fare e mostrare che ha potrebbe spaccare muri con un sorriso solo; invece ci si sente nullapotenti, piuttosto, perché i trasparenti faticano quando non hanno sorrisi e parole che gli spianino la strada a mostrare le loro potenzialità.
Loro lo sanno che a volte partono di quei colpi di vento da dentro che si sposta l'asse terrestre ma siccome sono cose di cui molti si vergognano a parlare, se le tengono per loro .

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