Fatacarabina

Fatacarabina

sabato 31 luglio 2010

Sarà lo zero

Sarà lo zero,  che ritrovo dopo una decade, ed è bello, tondo come me e i miei capelli...e così non lo vedo quel quattro davanti, che è un due per due, un quattro volte uno, un tre più uno, un uno più uno più uno e ci devi aggiungere ancora uno, per arrivarci...Sarà lo zero che mi fa pensare che sono stupenda, tonda, vera e in questo venti più venti ci sono due zeri che se li attacchi esce un otto e se quell'otto lo giri pare il simbolo dell'infinito e io, ecco, da oggi sono così stupenda che sono infinita. E mi spiace per quelli che non ci arrivano a capire che nel doppio del venti c'è un infinito di figaggine errante che non sanno alla fine, loro, cosa è la bellezza dell'esser veri.
E adesso, scusate, vado a farmi un mojito con Peter Parker.

venerdì 30 luglio 2010

Sogni

Stanotte in sogno ho fatto un lungo dialogo con i miei amici ma non l'ho finito perché la sveglia mi ha tirato su dal letto. E allora volevo finirlo il discorso.
Io sono una entusiasta, sì, le persone quando le conosco e mi lasciano libera di esprimermi, mi entusiasmano. Ma questo non fa di me una stupida. E l'amicizia è fatta anche di silenzi, che se te stai male, io ci sono magari in disparte, se ti infastidisce parlarne. Ma ogni tanto dovresti guardar pure nella mia direzione. E chiederti come sto.


mercoledì 28 luglio 2010

Sai che c'è?

C'è che adesso ho perfettamente chiaro quello che sono e il bello è che corrisponde perfettamente a quello che voglio essere.

lunedì 26 luglio 2010

Nuvole

Un anno e qualche mese fa in un post raccontavo una storia, di carrelli della spesa e diritti.
Qualcuno non ha gradito, io qualche errorino l'ho commesso, comunque la persona che racconta esiste. Le ho dato quel che potevo, qualche consiglio e un nome  a cui andare a parlare e raccontare ancora.
 Beh Nuvola, in questo periodo si è iscritta al sindacato. E adesso lei è una delegata sindacale, lì dove lavora.
Ogni tanto mi aggiorna su come van le cose.
E quando arriva la sua mail, io penso che la speranza non è solo una bella parola, che trovi sul vocabolario.
No.

domenica 25 luglio 2010

Fate del bene

Allora, visto che io domenica prossima sono alle prese con una titanica impresa, il passaggio dei passaggi per una ragazza, insomma, avrei bisogno di un rinforzino, diciamo, prima di darmi all'alcol e ad una vita definitivamente annebbiata, per cercar di dimenticare la vecchiaia che procede spedita su di me. Consigliatemi come cacchio dimenticare 'sto appuntamento con il calendario, grazie.
Ps: cose fattibili eh

venerdì 23 luglio 2010

Campagna sociale


Il postino suona sempre due volte. La mia postina urla dalla strada e stavolta non mi  ha portato  solo multe per le infrazioni al codice della strada e bollette ma anche regali di amiche che non vivono proprio dietro l'angolo.
 La mia amora mi ha mandato questo graditissimo pensiero. Un regalo tra amiche, perché il web è anche questo e io sto creando, grazie alla rete di amicizie che cerco di coltivare, una nuova contea del Fighiume che non ha eguali, mi si creda. 
Per inciso, la Lindalov è una figa pazzesca


E io l'ho subito indossata.

P.s. =  Tutto 'sto bene è a gratis. E il messaggio c'è. 
Ragazze, una volta l'anno, ricordatevi di fare il paptest e pure la mammografia, dopo i 40 anni. Insomma, voletevi bene, voi e la vostra pussy! 


giovedì 22 luglio 2010

Quello che sono

A me spiace dirlo così, ma io...ecco, io sono una donna fantastica.
So che la cosa potrebbe turbare i cultori dell'autocommiserazione, quelli che pensano che mostrandosi patetici avranno la via più veloce.
Io sono una donna fantastica.
Ho dei capelli che vivono per conto loro, ho una pelle morbidissima. Spesso, mi guardo allo specchio e mi faccio sesso da sola. Poi ho il dono di sentire e di essere  una persona priva di strategie di prevaricazione. Sono una donna indipendente; una guerriera, dicono. Sono una che partecipa, che non si tira indietro, che il bene lo sparge senza chiedere pegni in cambio. Fornisco ottimi consigli e preferisco rischiare, sbagliando sempre in prima persona. Non imputo mai ad altri i miei errori.
Ho la fissa di scrivere e raccontare storie ma non ho la pretesa di sentirmi, per questo, speciale.
Per lo stesso motivo, tutte queste cose, che fanno di me un essere meraviglioso, di solito non le uso come una mazza per tramortire il mondo intorno a me. 
Ciao :)

martedì 20 luglio 2010

giovedì 15 luglio 2010

Un'estate fa

Non è una data precisa, è un periodo.
Un'estate fa io sono rinata. Venivo da un anno in cui mi dibattevo tra gli errori di valutazione e reazione dovuti all'ansia, che voleva a tutti i costi essere la mia migliore amica, e si divertiva a distorcere quel che sentivo e che vedevo. Mi chiedevo se sarei stata capace di amare, ancora, un uomo, con tutto il mio carico da novanta di paure, che ribollivano e mi facevano sentire una pentola a pressione. Avevo scambiato un bacio per affetto, avevo cercato risposte là dove non c'erano manco domande, avevo provocato disprezzi definitivi e collezionato piccoli fallimenti da primo premio alla sagra del garusolo.

Poi arrivò il caldo. Un'estate fa avevo in bocca il sapore di mojito e kebab, sulla pelle un vento caldo.
Avevo amici nuovi, veri, con cui vidi l'alba.
Con il vento arrivò un bacio, inatteso e spontaneo, che sembrava non finire mai. Gli errori non sembravano più così insormontabili, l'affetto aveva una definizione, non c'era manco bisogno di far domande perché quel che vedevo era reale.  La mia pancia mi lanciava segnali inequivocabili come il faro del porto. E poi la meravigliosa sensazione di stare bene, di essere ancora donna. Mi sono spogliata, sono rimasta nuda. E ho spento il cervello e il fuoco sotto la pentola a pressione, con un colpo d'anca.




martedì 13 luglio 2010

Buonanotte

Passiamo buona parte della vita a far le comparse nella vita altrui, se abbiamo davvero culo siam protagonisti nella nostra, di vita.

sabato 10 luglio 2010

Ci sono canzoni che entrano nel midollo

Nuotando nell'aria

Marlene Kuntz

Pelle: è la tua proprio quella che mi manca
in certi momenti e in questo, momento
è la tua pelle ciò che sento, nuotando nell'aria.
Odori dell'amore nella mente dolente,tremante,ardente,
il cuore domanda cos'è che manca
perché si sente male,molto male,
amando,amando amandoti ancora.
Nel letto aspetto ogni giorno un pezzo di te
un grammo di gioia del tuo sorriso
e non mi basta nuotare nell'aria per immaginarti:
se tu sapessi che pena.
Intanto l'aria intorno è più nebbia che altro
l'aria è più nebbia che altro.
E' certo un brivido averti qui con me
in volo libero sugli anni andati ormai
e non è facile dovresti credermi
sentirti qui con me perché tu non ci sei
mi piacerebbe sai sentirti piangere
anche una lacrima per pochi attimi
mi piacerebbe sai sentirti piangere
anche una lacrima per pochi attimi.

testo preso da qui 

mercoledì 7 luglio 2010

Quello che tanti non sanno

Io ho un ricordo di San Giuliano, il parco dove ieri sera hanno sognato i Pearl Jam. Ero piccola, mia sorella mi portava in bicicletta alle terre perse, quella lingua di terra davanti alla laguna che da Campalto portava alla grande discarica. I ragazzi ci andavano a far le gare in motocross, noi andavamo a correrci con le bici, perché le buche nel terreno erano divertenti. Arrivavi fino al canale e dall'altra parte c'era la grande discarica. La riconoscevi da lontano perché ne sentivi l'odore di immondizia, fortissimo e acido che ti prendeva al naso, e perché c'erano migliaia di gabbiani in volo che urlavano. Sembrava a me che ero piccina  un inferno, di scoasse puzzolenti, a pochi passi dal centro città.
Oggi quella discarica non esiste più o meglio l'hanno interrata sotto la montagnola di quello che è oggi probabilmente il parco urbano più bello d'Italia. Perché tolte le immondizie, adesso ci vedi Venezia da lontano. E le due parti della stessa città adesso si guardano e si stanno sulle palle decisamente meno.
Io sognavo qualche anno fa di veder Bruce Springsteen cantare qui. Sono finalmente arrivati i Pearl Jam, con tre anni di ritardo, e son contenta uguale. Forse manco loro sanno sopra cosa hanno cantato. Ma dalla merda, escono spesso bellissimi fiori. E noi, qui, a Mestre, lo speriamo ogni giorno.

La crisi

Il mio migliore amico ha 46 anni. E ogni giorno che passa perde il sorriso. Convive con l'ansia ma non va a scriverlo nei social network. Da tre mesi non lavora,  ha i debiti alle calcagna, ha cercato di correre e adesso lo mordono alle ginocchia. Da tre mesi ha una rabbia dentro che se potesse spaccherebbe tutto. Non lo fa perché è una persona per bene.
Fa parte di quella generazione che ha avuto la fortuna di far il lavoro che ama, un lavoro che adesso praticamente non c'è più. La crisi taglia le commesse ai services, questi non ti chiamano più a lavorare. Di colpo non esisti più come lavoratore. Non hai alcun paracadute sociale. Hai 46 anni, non hai nulla se non anni di professione che di colpo non valgono niente. Vai a cercar lavoro e sulle vetrine vedi che cercano solo, se ci sono gli annunci,  qualche lavoratore in mobilità o apprendisti. Quelli che costano meno, con gli incentivi. Se hai 46 anni,  non esisti manco davanti alla vetrina di una agenzia interinale.
E ti vien voglia di spaccar tutto, perché hai i debiti che ti mordono le ginocchia, e ti senti niente.
Ma non lo fai, perché sei una persona perbene.

(Quindi, se sapete di un lavoro per gente perbene, fate un fischio grazie)

venerdì 2 luglio 2010

In un mondo che

-"In un mondo che non ci vuole più..."
-"Sssss, ma che fa! Canta alle due e mezzo di notte?"
-"Il mio canto libero, sei tu!"
-"Ssssssss!"
- "Mi scusi...ce l'ha una sigaretta?"
- "Aspetti, gliela lancio dal terrazzo. Ecco, e adesso silenzio che la gente dorme"
- "La gente dorme sì, io no. Son uscito così dallo psichiatrico, con un sacchetto di plastica. Me la da una sigaretta?"
- "Gliel'ho appena data,  tenga. Ecco un'altra. Ma io non andrei a dirlo a tutti che è uscito dallo psichiatrico. E adesso dove va?"
- "Vado a dormire al parco, magari fa fresco".
- "Sì giusto, allora buonanotte".
- "In un mondo che, non ci vuole piùùùùùùù, il mio canto libero sei tuuuuuuuuu".
- "Sssssssss!"
- " Ah giusto, che me la da una sigaretta?"
- "Ecco, notte".
"Sì, notte".

giovedì 1 luglio 2010

Limiti

Ci sono giorni in cui i miei limiti si mostrano così bene che resto, stupita, ad osservare tutta la mia incapacità.
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