Fatacarabina

Fatacarabina

lunedì 5 aprile 2010

Banalità di Pasquetta

Io, davanti ad un piatto di pasta aglio, olio e peperoncino, mi commuovo.
Mi commuovo allo stesso modo quando guardo un film con una bella storia d'amore.
Niente di melenso, please, no, parlo di quelle storie d'amore, che sembrano fondamentali. E io che di parlar d'amore non son capace,  penso che l'amore è come la pasta aglio, olio e peperoncino.
Che quando la fai bene, è fondamentale.
Ci vuole l'aglio, uno spicchio a testa, tagliato a metà. E l'aglio cosa è se non la voglia di sperimentare.
Ci vuole l'olio buono, fatto dal contadino di fiducia. E cosa è se non il rispetto.
Ci vuole il peperoncino più pungente che ci sia e quello, beh, ovvio, è la passione.
E  ci vuole la pasta di ottima qualità, non quella roba che ci spacciano per tale al supermercato.
E la pasta è il nostro carattere, la personalità di ciascuno di noi che si scalda nel desiderio.
Fondamentali sono gli ingredienti e pure temperature e tempi per una ottima riuscita.
Qualcuno alla fine ci mette pure della pepazza o del prezzemolo fresco, ma quelli sono solo cose in più, no?

4 commenti:

Chica ha detto...

ajo, ojo e peperoncino...piatto quasi tipico delle mie parti...ma la similitudine con l'amore c'è tutta ...non ci avevo mai pensato...

fatacarabina ha detto...

sarà che sono una magnona...

kairos ha detto...

niente è in più; le sfumature delineano la personalità... o no?

ciao,

Gary Coopo ha detto...

ecco perchè alla fine dei rapporti si risulta così sgradevoli, deve essere l'alito

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