Fatacarabina

Fatacarabina

sabato 25 luglio 2009

iole

A ta piase el ges.
Iole! Ah?
Vientu a catare aranati
che sguasse inte el speciaro del fussa'?
Ah! Mi vae.
Basta te me cioi in bicicleta
col manubrio ratatera.
A ta piase el ges.
Tu non senti che l'albero trastula
e le fueie sono tute spanissiate
e i mandrachi che sbrissano inte l'erba
e i porcueti che brucano inte 'l ciodo.
E se tu mi volessi bene
non mi lasciavi solo inte la piassa
invece tu m'hai voluto male
m'hai lasciato inte la culmiera.
"Iole vedi oggi c'e' il sole
Qui con te nel bosco sarebbe l'ideale
Da solo sull'argine del fiume
m'hai abbandonato, ci son rimasto male".
A ta piase el ges.



Questa è la canzone dei Pitura Freska che amo di più. Ieri sera Skardy cantava alla festa Democratica di Campalto e mio nipote, 14 anni, era a vederlo. Il suo primo concerto da solo con gli amici.
Son cose eh...


Ps: giochino estivo per i non veneti. Vediamo quante parole in dialetto riuscite ad indovinare?

venerdì 24 luglio 2009

Editto della fatarotonda

Da domani sono meno sette, quindi vado via. Avevo però prima alcune cose da dire, e uso questo posto, che è tutto mio.

1) Letto il thread della mia amica Claudia mi rendo conto che ho passato una vita a vantarmi di esser simpatica, e invece volevano solo dire che sono un cessetto. E son cose che fan riflettere, eh. Il prossimo che me lo dice lo spacco. Piuttosto ditemi che sono una buffona :) Tanto c'è già chi lo fa.

2) Letto il post della mia amica Silvia, sono sempre più convinta che uno in un blog ci fa assolutamente quel che vuole, può anche usarlo per pulirsi il naso. E sono solo affari suoi, cioè non è obbligatorio per un blogger dover ricercare il successo, a tutti i costi.
Per me è più importante continuare a scrivere e divertirmi con le persone con cui sto bene, conoscerne di nuove che mi fanno stare bene.

3)Ho amici su Friendfeed che sono amici veri, e li avviso che dovranno sopportarmi a lungo perché non ho alcuna intenzione di mollarli. Altri vorrei lo diventassero: quindi li preavviso, così, approfittando della mia assenza, potranno mimetizzarsi o bloccarmi.

4) Ho progetti in testa, robe su cui lavorare. Dove mi porteranno? Non lo so. Vorrei solo che almeno uno andasse in porto. Scrivere con gusto, in mutande, seduta al tavolo della mia cucina, senza preoccuparmi...Chiedo troppo? Non lo so, spesso ho chiesto troppo poco... Ho anche progetti di vita, sarebbe anche ora che mi sposassi. O forse no...

5) Collettivovoci mi sta dando enormi soddisfazioni, uno dei progetti riguarda proprio questo tumblr. Ma per i dettagli, l'aggiornamento è previsto a Natale. Intanto se volete mandar voci belle, la mail è sempre disponibile. Chi fa il furbetto lo sgamo subito, che io c'ho i cavalieri della fata rotonda che vigilano.

6) Io qui sono quel che sono, prendere o lasciare. Non intendo photoshopparmi l'ego per risultare carina. Io sono figa, a modo mio, eh.
Non è follia, io mi guardo allo specchio e mi piaccio. E se mi mettete tutti i nomignoli possibili, ci godo. E quando godo, son cazzi perché il mio mondo ride.

Se i canoni della mia figaggine non sono i vostri, non so che farci. Io non sono una donna rassicurante, sono fragile ma non sono debole, mi faccio il culo da 20 anni per mantenermi. Se aspettavo il principe azzurro, morivo di fame...quindi mi sono attrezzata. E mi son divertita, ho gozzovigliato, ho preso tramvate in faccia, mi sono fatta male ( e quanto lo so io, come tutti quelli che se le sono prese a modo loro), mi son fatta fare male, male ne ho fatto. Ho regalato bene, e tanto bene mi han dato. E intendo procedere su questa linea...

7) Quindi...se organizzate il concorso per il miglior animale da compagnia su FF, per favore stavolta inserite anche la mia fotina. Non vedo l'ora di partecipare.

giovedì 23 luglio 2009

Ah dimenticavo


Sì dimenticavo, oggi questo blog compie due anni...
E allora volevo organizzare una festa qui con i 50 pazzi che mi leggono, e che io leggo; con gli amici di Friendfeed e quei gran signori e signore che han lasciato l'ugola in "Collettivovoci".
Due anni non sono niente, ma io qui continuo a spassarmela.

io me


Sfoglio l'album delle vecchie foto...adesso quando vieni al mondo, dopo la luce della sala parto, arrivano i flash delle macchine fotografiche di papà e dei nonni e degli amici di mamma e papà e dei nonni. E hai filmati, hai interi album e manco hai aperto bene l'occhio per vedere dove sei stato catapultato.

Io non ho una foto in quell'album in cui mi si veda neonata. Non c'è. Mi han detto che era perché quando son nata, io, ad agosto, c'era un caldo infernale e nessuno aveva la forza di tenerla in mano la macchina fotografica. Mi han detto che sono nata con qualche problemino, poi è tutto passato.
Poi dopo qualche mese han cominciato a farmele le foto e han continuato tanto che ho album pieni di foto mie. Con i riccioli e le costicine in bocca, biondissima con il mio cicciobello inseparabile, poi castana con lo sguardo del "ti perdono"...e via via andare...
Però se ci ripenso, io una foto in versione rana, l'avrei voluta. Per ricordarmi la prima bestemmia che sicuramente ho tirato.

mercoledì 22 luglio 2009

Mattina

La tequila? Ricordarsi di abolirla dal proprio menù.
Mi ha messo una sete che ho preso sonno alle 4.30 e siccome mi dovevo svegliare prima delle 8, in pratica ho dormito niente.
E oggi c'ho ancora una sete addosso...
In compenso ho intravisto di nuovo l'alba. A me le albe mi portan bene ultimamente, perché nonostante il sonno e la sete, sono contenta come una scimmietta urlatrice :)

lunedì 20 luglio 2009

Scusatemi

Non ci avevo fatto caso, o meglio, diciamola tutta, avevo fatto finta di nulla. Ma quando più persone te lo fan notare, e ti ritrovi con le spalle al muro, beh allora non resta che riderci su. E ammettere.
Perché tra i tanti difetti che ho, e ne ho una collezione immensa, c'è quello di ripetere le parole. C'è stato un anno fa il periodo del "Posso dire?", che inserivo ogni volta che io mi inserivo in una conversazione con gli amici. Ho avuto anche il periodo del "assolutamente" utilizzato come un rafforzativo del semplice e perfetto sì. Adesso c'è il "scusa", che tiro fuori ogni due per quattro, quando dico una cosa che lascia interdetto l'interlocutore. Evidentemente ne dico tante di queste cose, se lo tiro fuori spesso? No, piuttosto lo "scusami" è figlio diretto della mia paura di disturbare, una sensazione che mi accompagna da anni. Io quando mi affeziono alle persone, poi ho sempre paura di disturbarle con il mio caratteraccio che tende a coinvolgere gli altri in praticamente tutto quello che faccio. Perché io sono quella dei messaggini a tarda ora, del "ti adoro", dei regali inattesi come le visite, degli abbracci lunghi. E magari passo per bizzarra come minimo, penso. E' che in giro vedi solo gente composta e chic e io sono sempre con qualcosa fuori posto, solo perché quando faccio magari penso ad altro. E allora mi scuso della mia irruenza e chiedo permesso prima di lanciarmi. Poi mi lancio e chiedo scusa...
Diciamo che sono un procione gentile, va...Scusatemi :)

sabato 18 luglio 2009

1.85




E adesso devo imparare a camminare :)

La adoro, io

Oggi la mia amica Silvia diventa doppiamente ventenne. Me la immagino abbronzata, con quella bocca perennemente sorridente, ballare tutto il giorno per festeggiare.
L'ho conosciuta in un viaggio a due a Torino, andata e ritorno, e in quelle ore ho sentito dentro tanta di quella partecipazione e condivisione che mi son detta: Io questa donna non voglio perderla, voglio che mi sia amica. Beh l'ho rivista a Gazzo, ci ho passato un tramonto, un'alba e una colazione che non dimentico. Mi ha pure regalato il "Pignagnoli ballabile", e ogni volta che lo ascolto mi immagino lei che ride in sottofondo. Poi mi ha mandato un messaggio: io e te non ci dobbiamo perdere.
Ecco, io sono contenta che nella mia vita ci siano persone come lei.
Tanti auguri tesora.
Mitia

giovedì 16 luglio 2009

spettabile signor automobilista

Spettabile signor automobilista
che mi precedi sulla circonvallazione e che ligio alle indicazioni della segnaletica verticale viaggi alla velocità di crociera di 40 chilometri orari quando deviamo verso la strada delle fabbriche. Si vede lontano un miglio che tu sei un signore, hai la giacchetta e fuori ci son 40 gradi. Corri piano, attento a non superare i limiti. Sei curioso, ti guardi attorno come se cercassi una strada che non trovi. Metti anche la freccia quando rallenti e avanzi piano, e io che posso fare? C'è traffico, mica ho fretta, ti sto dietro. Poi vedo che dal tuo specchietto retrovisore scende un rosario, che ondeggia, ondeggia al tuo passo, che non è il mio. Ma io mi adeguo, mica ti supero strombazzando e facendoti le corna. Sei una persona per bene, si vede. Sarai anche nonno, sei religioso se tieni il rosario che ondeggia dallo specchietto retrovisore. Al semaforo, ovviamente c'è il rosso, ti guardo meglio. Porti gli occhiali, hai una faccia che da me si qualifica da "pan comune". Sei un uomo come tanti. Ma che ci fai qui a marciar a passo lento in questa strada tra le fabbriche dove ci sono solo signorine con le seggioline in strada e un lungo viavai di uomini che escono dal lavoro? Che ci fai? Se cerchi il market, io sto andando lì, se vuoi ti faccio strada. Ma c'è traffico e non posso superarti.
E poi ti vedo, spettabile signor automobilista che accosti al semaforo, ovviamente rosso, e parli con lei. Lei mi sa che non ha manco 18 anni ma ha una pancia che non lascia dubbi. E' carina, ha i capelli lunghi e lisci. Porta un paio di short di jeans e la maglietta stretta. La pancia tira la maglia di cotone, non puoi non vederla che ha la pancia ma non è una pancia da bambina grassa cresciuta. No, quella ragazza è incinta. Magari sei un prete, mi dico. Magari sei un volontario, la vuoi aiutare.
E allora accosto e faccio finta di telefonare. E intanto ti osservo, stavolta sono io a guardarti dallo specchietto retrovisore. Parlotti, sorridi, allunghi la mano e tasti la gamba.
Allora capisco, sei arrivo al tuo supermarket, signor automobilista.
E stasera la volevi giovane, bianca, soda e incinta.
Che ti frega a te se è pure clandestina, vero... mi sa che hai applaudito quando son cominciati i respingimenti e hai commentato: "Finalmente!".
Lei sale, tu le sfiori il viso con la mano, e parti sgommando.

Brutto pezzo di merda.
Che l'impotenza sia con te...e ti tolga dalle nostre strade.

Il Pigiama

su
Lestoriedimitia

mercoledì 15 luglio 2009

Puntini

Mi sento piccola oggi, mi sento che non riesco a dire. Ma ho la testa piena di parole scritte in corpo 72, dentro. Il fatto è che quando escono sono così piccole, le parole, che devi cercarle con il microscopio.

martedì 14 luglio 2009

SSSSSSSSSS



Lo sciopero dei giornalisti è stato posticipato, quello dei blogger no.
E visto che anche qui si rischia, ora, io partecipo.
Quindi, aprite le orecchie

lunedì 13 luglio 2009

Falle

Gli uomini che non sanno corteggiare e manco reggere il gioco, bisognerebbe rimandarli indietro. Perché sono fallati. :)

domenica 12 luglio 2009

Dal tramonto all'alba

Comincio dal sottofondo. Mettetevi in testa una mazurca, quella che vi piace, canticchiatela come me, che sono all'ascolto, sul Puntino grigio, del Pignagnoli ballabile. Rotta verso Mestre ( occhio, lasciatevi il Passante a sinistra) , è mezzogiorno, ho un impegno, ma voglia di andare a casa pari a zero.
Anche perché viaggio con un Barbaresco a fianco, e mica capita tutti i giorni.
Sono andata a letto all'alba e ho diviso il letto con una
aquilotta banfante, il troglo della felicità, due gattine che hanno amabilmente sopportato il mio lato procione, quello che si arruffa e russa e si spoglia sennò non dorme bene. A loro il merito di non avermelo fatto pesare.
Andando indietro con la memoria, e non è operazione facile, ci sono tante istantanee nella mia testa dalla notte all'alba: tre bei "morti" sul tavolo, tre bicchieri, risate banfanti, un libro di Pignagnoli, ariecco le due gatte, folate gutturali a sinistra e tre bambini che se la spassano. Eccome se la sono spassata quei tre.

Passo oltre, agli abbracci , iniziati con un lungo tramonto, al tavolino del bar davanti alla piazza.
Ho abbracciato tante belle persone. Ho ritrovato la Sancla ed è stato bellissimo stringerla che lei è una amica vera. Ho conosciuto Scritto in grassetto e per grazia ricevuta mi sono apparsi entrambi gli Splendidi e lui mi ha spiazzato e a Lei dico che porta la pace in cuore.
C'era pure Alessandro.

Eravamo tutti là in quel di Gazzo per Mauro e Guido.
Il loro reading è stato bellissimo. Si vede che sono potenti: le zanzare si sono messe paura e han deviato verso Piazzola sul Brenta e il maltempo ha pensato bene di star lontano, che non era aria, eh.
Che sono bravi si sa, io vorrei dire solo che il Guido è un uomo che quando racconta l'amore mi apre il cuore come si apre un melograno ma è uno che quando scende dal palco sa essere piacevole anche standosene in silenzio e questa per me è una dote solenne. E quando sta in silenzio, sorride.
E che il Mauro è uno che quando scrive ti scartavetra l'anima ma ho scoperto che è anche un tiratore scelto sopraffino, che centra con una pallina di plastica in fronte la spettatrice della prima fila. Si vede che è campione di ciccopalmo. Forse dovrebbe cambiar spacciatore di palline ma a uno così bravo gli perdoni tutto, anche la lingua felpata.

Da un reading scivolato via come un Sauterne ( eh , c'ho i postumi) è nato così il "Gazzo camp", spontaneo e quindi perfetto. Fatto di applausi e risate. Per me han pesato gli abbracci, i sorrisi e gli sguardi di intesa, il trovarmi con persone che non avevo mai visto prima ma che ho sentito. Dentro la testa.

Così come in testa c'ho quei tre bambini che se la sono spassata, dal tramonto all'alba.

venerdì 10 luglio 2009

Belli capelli

Allora, se c'è una cosa che mi piace di me, vero veramente, sono i capelli. Che sono ricci, ribelli e grossi, non fini e unti, e soprattutto che crescono come vogliono loro.
Perché io odio andare dal parrucchiere, odio le chiacchiere, le riviste gossippare, le signore che sembrano sorrette da un bastone della scopa...e quindi anche se il mio amico Leo mi fissa un appuntamento al mese, finisce che io ci vado ogni quattro di mesi, che fanno tre volte l'anno. Con quel che mi costa, penso, meglio così, che ho libri da comperare, io.
Stamattina, 9.30 spaccate, ero dal Leo e gli dico che vogliono essere composta ed elegante e lui mi ascolta, eh, mamma mia come mi ascolta. Diciamo che sono uscita con una scultura picassiana in testa ma va bene, perché poi io quando arrivo a casa, con le mani, sistemo tutto, a mio piacimento. Che i miei capelli sono ribelli e alla piega resistono poco.
Su una cosa sola andiamo sempre d'accordo, io e Leo, i miei capelli devono essere rossi: di tutte le sfumature possibili, ma sempre tendenti al rosso. Ed è andata bene stavolta.
Alla fine, oggi ho pensato, all'ennesimo disatteso taglio composto che gli ho chiesto, va bene così. Lui si diverte, lo vedo che si diverte, manda anche via tutti per aver la sufficiente concentrazione per creare sulla mia testa, tagliando di qua, tirando di là, sciuffettando all'insù. E se uno è artista dentro e c'ha pure un cuore grande così, che dieci bambini indiani ora sentono grazie agli apparecchi che lui ha comperato per loro, non puoi stare lì a dire: "Così sì, così no. taglia di più - no, taglia di meno". E poi diciamocelo, a quasi 39 anni, quasi manca poco, che cavolo gli sto a chiedere, io, ogni volta, un taglio da brava signorina, se poi lui mi guarda, mi prende per le guance e se la ride. Insomma, come composta, non sono credibile, io.

giovedì 9 luglio 2009

serie B

Non fate i furbi! Lo sapete benissimo, tutti avete delle amiche o degli amici di serie B. Quelle o quelli a cui volete un bene della madonna, oh sì ma tanto tanto eh, ma con cui non vi verrebbe in mente di organizzare manco un giro a Ramino o una corsa in bicicletta, semplicemente perché quando organizzate qualcosa non vi ricordate mai di loro.
Vi mettete all'opera e scatta la tabula che è più rasa delle pubenda di una pornostar.

Vero, anche voi le avete o li avete, amici così..E poi vi tocca vedere i loro musini stizziti quando si accorgono che loro, ai preparativi, non ci sono mai. Arrivano sempre dopo. Si divertono, certo, capita anche a loro...come si chiaman...ah adesso me lo ricordo.
Beh, non sentitevi in colpa adesso...su. Niente rimorsi.
Tanto anche voi siete, di sicuro, gli amici di serie B di qualcun altro.
Come diceva quello: "Lo vedi amore, che è reciproco?".
Gnegnegnegnegne

mercoledì 8 luglio 2009

Io così? Naaaaa

Stimolata da

Placida signora e le sue segnalazioni mi sono lanciata nel test psicologico.
Ecco che è uscito. Io, una introversa.



Tipo INF

Orientamento Funzione dominante Funzione d'appoggio Funzione terza Funzione inferiore Tendenza
Introverso Intuizione Sentimento Pensiero Sensazione Percettiva

Per questo tipo introverso, è di primaria importanza essere coerente con i valori nei quali crede. Possiede una sorta di senso etico naturale o spontaneo che diventa spesso segretamente comunicativo. In sua presenza le persone tendono a rispettare e seguire i valori nei quali crede. Esercita quindi un effetto positivo sugli altri. È una persona calma e riservata. È sensibile e capace di trattare la gente in maniera molto differenziata. Sa infatti percepire, grazie alle sue ottime qualità intuitive, le differenze e le caratteristiche delle persone che ha di fronte. Malgrado queste doti, può però apparire come un individuo freddo e distaccato a causa della sua introversione che lo porta o non aprirsi facilmente. È difficile da conoscere ed è molto selettivo nelle sue amicizie. Ha tendenza a idealizzare le relazioni che per lui sono importanti con il rischio di subire alcune grosse delusioni. Ha inoltre tendenza a personalizzare molto le situazioni con il risultato di essere facilmente ferito o più semplicemente offeso. Ed essendo introverso tende a non “esternare” i suoi sentimenti quando sono stati feriti: si tiene tutto per sé. La sua funzione inferiore è la sensazione. Non è quindi particolarmente realistico e pragmatico. Rischia di saltare troppo velocemente alle conclusioni, tralasciando l’analisi di fatti e dettagli importanti. Preferisce seguire le sue ispirazioni, rischiando di commettere degli errori che potrebbe evitare. Non ama prendere tempo per essere preciso. È una persona creativa e curiosa. Aperta ed interessata a fare nuove conoscenze ma anche a conoscere nuove idee, libri, iniziative. Ha frequentemente un amore spiccato per l’arte. Può essere un buon comunicatore che si esprime in maniera appassionata. Ha bisogno di periodi di solitudine o di isolamento. Può avere delle forti spinte religiose o interessi spirituali. Sul piano lavorativo può essere attratto da professioni che abbiano una componente umana, relazionale o basata sul linguaggio. È forse il più intellettuale tra i tipi sentimento. È inoltre molto leale nei confronti di una organizzazione capace di essere in sintonia con i suoi valori personali

I wish

Io volevo fare tante cose. Volevo fare la corista dei Pink Floyd, per esempio. Star sul palco dietro David e fare i coretti...
Sarebbe stata una bella vita. Un giorno qua, un giorno là, infilata in un tubino nero a fare i coretti...Magari mi si scuriva anche la pelle e sembravo una mulatta, che a me piacerebbe tanto ( altro che Mj -Rip) e stavo a far coretti. Non sarebbe stato bello passar la gioventù a far il coretto? Beh, a ripensarci...

martedì 7 luglio 2009

Comprite un libro...

"Da qui dove? do cazz sei vagabonda..... comprite un libro e fatte 'na famegia. anzi scrivilo 'sto libro inalfabeta !!!!! grazie degli auguri cara"

La risposta di un vecchio amico ai miei auguri su Facebook ( che mi ero dimenticata del tutto e ho recuperato il ritardo così - so che non è bello ma capita pure a me che cerco di star attenta), mi ha ricordato questa vecchia frase che ci dicevamo tra noi, anni fa, quando ci prendevamo in giro sul futuro.
"Comprite un libro e fatte 'na famegia".
E' veneziano ma è facile da capire, e soprattutto, dentro, c'è tutto l'essenziale.

La tengo io

Allora, ieri sera, prima di andarmene a casa sono passata dai pubbari ed è arrivata, mentre bevevo uno spritz con gli amici, una ragazza con un gattino piccolissimo, nero, terrorizzato. "Sapete di chi è, l'ho trovato in strada e qui attorno la gente dice che non è di nessuno". Ecco, io i gatti proprio non li sopporto, ci ho fatto le peggiori battaglie in gioventù e ne sono uscita mangiata. Io sono amica dei cani, dei gatti invece non riesco a fidarmi. Sto anche lontana, non li tocco. Mai.
Ma ieri sera quella gattina nera e terrorizzata, giuro, me la sarei portata a casa io, pur di non lasciarla in strada. Alla fine se l'è tenuta la ragazza che l'aveva trovata, è stato giusto così, ma io mi sono stupita a sentir uscire dalla mia bocca, quel "beh, se nessuno la tiene, la porto a casa io finché non troviamo una sistemazione migliore".
Mi sa che sto veramente invecchiando.

lunedì 6 luglio 2009

Flashback

Non so ma mi è tornata in mente mia cugina in chiesa, che dopo esser andata a prendere la comunione ed aver preso dalle mani del don la particola, tornata al suo posto, si stava strozzando con l'ostia che gli si era attaccata sul palato, e sembrava, durante la solenne funzione, una pazza scatenata alle prese con gesti e movimenti delle dita da film porno.
Non so, ma mi è tornata in mente.

Pensierini su friendfeed



io sono un modello base, gli optional oramai sono fuori produzione. Se mi rottamo, mi danno l'incentivo?

venerdì 3 luglio 2009

Confessioni di una cialtrona

Sessanta chili di muscoli ed ossa, ci rifletto davanti alla mia dietologa che mi spiega che ho un metabolismo eccezionale e che sono io una donna tutta curve. Le togli e fai schifo, mi ha detto. Con i miei muscoli e le mie ossa, faccio lei, le ho risposto. E ci siamo fatte una risata.
Come faccio a sentirmi così donna dentro se ho tutto 'sto peso di base, che è mio, cioè senza quel peso di base mi affloscio come una ameba eh, mi sono chiesta poi uscendo dallo studio.
E' che sono cialtrona, di mio, è stata la risposta.
Per qualcuno le donne come me sono chiattone e io subito ho preso la palla al balzo e mi sono sentita chiatta felice.
Dentro di me c'è sempre la bambina grassoccia che piangeva attaccata alla fontana del giardino dell'asilo, perchè voleva mamma e la madre superiora le sembrava Belfagor.
E che trovò la via di fuga alla condizione di ciccetta in un fumetto, Mafalda.
Quella che dopo esser stata sgridata per una marachella, se ne usciva con un ti perdono.
Quella bambina c'è sempre e per proteggerla, alla fine, io sono diventata una cialtrona.
Una che si mette il naso rosso a palla e clowneggia e si diverte pure.
Non sono donna? La mattina, no, lo ammetto, che ho bisogno di mezz'ora di silenzio e di tre caffè per prendere possesso del mio corpo, uscendo dalla condizione procionesca del dormiveglia. Poi comincio ad assumere sembianze femminili. C'ho pure una personal shopper, la Gigia, quella dell'adorabile deficiente.
Mi faccio la doccia profumata tutte le mattine, mi lacco le unghie dei piedi, mi metto la crema idratante che quando ho finito sono unta come le pentolina della fondue. Mangio solo quello che mi piace.
Combatto la mia lotta quotidiana contro i capelli bianchi e crespi.
Ho un ombelico che fa cagare ma, per ovviare, sono diventata una brava suonatrice di epacentri. Mi piace toccare, e così tocco tutto e tutti. Mi piace annusare, e così annuso tutto e tutti.
Con un vanghetto in mano, sono un portento, e infatti mi sa che avevo un futuro come verduraia e invece mi son gettata in un lavoro intellettuale che cozza a volte con questo lato sinistro del cervello che è procionesco e selvaggio e che esce sempre fuori. E' il lato cialtrone, che ci volete fare.
Lo confesso.
Ma una cialtrona, alla fine, non è pericolosa, è solo imprevedibile.

Ricordo ancora il signore fuggito a gambe levate dopo un mio bacio. Sono stata un mese a pensare che avevo l'alito cattivo e mi sono ubriacata con il colluttorio.
Un altro signore era così affascinato dai miei discorsi che mi portava a letto ma poi stavamo ore a parlare e ridere, che ci dimenticavamo quel che stavamo facendo. Star zitti, 10 minuti, e concludere? No? Forse ero un caso da studiare.
C'è anche chi è andato oltre la chiacchiera e si è trovato bene. Che io, mi sa, con questi 60 chili di muscoli, ossa e cialtroneria, sono accogliente come un divano.

giovedì 2 luglio 2009

Io ci sono

Il peggio è passato, la tranquillità spero tornerà. Si respira, qui e lì, di nuovo. E adesso che tiro un sospiro di sollievo non posso non dire grazie.
Grazie che ho una famiglia cazzuta, anche se incasinata.
Grazie che ho amici a cui basta guardarmi per capire, mollar tutto e portarmi via.
Grazie che ho amici che non mi hanno neanche mai tirato un pizzicotto di persona ma che hanno capito pure loro al volo.

La cosa più bella è stata sentirli dire "Io ci sono".
Quello che direi io


Ps: non metto link,non spiego oltre. Chi sa, sa :)

Respiro

Lui respira, io respiro.
Piano, piano. Senza fretta.
Abbiamo una vita davanti per farlo assieme.


Ps: Stanotte ho sognato che quello dopo l'ultimo post si era messo paura...

mercoledì 1 luglio 2009

Nell'attesa

Io dovrei dormire, riposare, ma non ce la faccio. Mi tocca scrivere, che solo così mi sfogo, lo so. E allora sono qua incazzata, arrabbiata, e con le lacrime agli occhi.
E mi vien solo da dire una cosa e poi chiudo perché servo altrove.
Tu che dici che sei nell'alto dei cieli, che puoi tutto, che decidi tutto, guardati bene dal farmi questo affronto, io che non ti ho creduto ma manco ti ho deriso, ti ho solo ignorato.
Guardati bene dal farmi 'sto affronto. Ricorda, quel vecchio comunista è mio. Mio, lo hai capito benissimo. Non tuo, è mio. Nel mio midollo c'è lui.
E se me lo tocchi, se appena ti passa per la testa di spedire quella troia fottuta e ossuta, io te lo giuro, ti rincorro ovunque tu sia e ti prendo a calci in culo per il resto dei tuoi giorni. E metto anche gli anfibi con l'acciaio, quelli da anti-infortunistica, che si usavano in fabbrica, sì quella, dove tu non hai fatto nulla per evitar che morissero altri di padri.

E' una promessa, sei avvisato.
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