Fatacarabina

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mercoledì 5 novembre 2008

A dream

Mi sono persa, per questioni anagrafiche, il primo sbarco dell'uomo sulla Luna. C'ero, invece, mentre crollava il muro di Berlino. E ci sono oggi che Barack Obama diventa il primo presidente nero d'America.
Una elezione che a noi , che viviamo da tutt'altra parte e con una situazione politica completamente diversa, serve soprattutto come tonico, per ricordarci che sognare e credere in un futuro diverso è possibile.
Tutti i giorni, con impegno. Nelle strade come nei luoghi di lavoro. Gli americani, stavolta, qualcosa da insegnarci lo hanno avuto davvero.
Crediamoci e pretendiamo una classe politica all'altezza dei nostri sogni. La prossima volta che entreremo in un seggio elettorale ricordiamolo.
Grazie.

3 commenti:

Unknown ha detto...

La cosa figa è che se in America qualche politico si provasse pubblicamente a dire che è ne(G)ro o che non è americano al 100% perchè suo padre era keniota verrebbe immediatamente espulso! A noi ci governano quelli che vogliono sparare ai barconi dei disperati che attraccano a Lampedusa :-(

Anonimo ha detto...

Noi avevamo il nostro Obama.
Non l'avete votato. Solo perché era bianco?

Anonimo ha detto...

Beh, qualche volta persino a me capita di sbagliare ;-)

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