Fatacarabina

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lunedì 3 settembre 2007

articoli:ambiente

Il Comune di Venezia lancia, tra i primi in Italia, il progetto
del {buono} per la mobilità sostenibile. Dopo i voucher
per la pausa pranzo, arrivano dalla primavera del
2008 i ticket pagati dalle aziende che permetteranno ai dipendenti
di acquistare, ad esempio, un abbonamento per
gli autobus Actv o una bicicletta elettrica o il carburante
{pulito} per l'auto. Lasciando a casa l'automobile che inquina.
{E' una piccola rivoluzione che interesserà tutti i
lavoratori}, dice l'assessore Mingardi.
Il {buono} per la mobilità sostenibile
è un vecchio progetto
rimasto nel cuore di Enrico
Mingardi fin da quando era
presidente dell'Asstra, l'associazione
delle aziende di trasporto.
Oggi che è assessore alla
Mobilità a Venezia, Mingardi
ha deciso di realizzarlo, forte
del sostegno di Marcello Panettoni,
presidente di Actv. Immaginatevi
un pezzo di carta o
una piccola scheda magnetica,
con un valore che può andare
da 1 a 258 euro. Il principio è lo
stesso dei voucher che oggi migliaia
di aziende forniscono ai
dipendenti per la pausa pranzo.
Ma stavolta il {buono} non
si usa per mangiare ma per ottenere
servizi legati alla mobilità.
Si potrà usare per pagare
l'abbonamento dell'Actv, finanziare
la trasformazione dell'auto
da benzina a Gpl o l'acquisto
di biciclette tradizionali, di
quelle elettriche - a pedalata assistita,
scooter e macchine elettriche,
per pagare il carburante
{pulito} ovvero il pieno di
Gpl o metano, pagare il parcheggio
(sempre se si utilizzano
vetture elettriche o a gas),
abbonarsi al car sharing, pagare
i controlli del bollino blu. La
Direzione Mobilità ha pubblicato
martedì un avviso per cercare
aziende del settore che si accollino
la gestione del progetto:
dovranno stampare i buoni,
con tanto di logo dell'amministrazione
comunale, stilare un
elenco di partner convenzionati,
ovvero soggetti con cui creare
accordi per garantire l'utilizzo
dei ticket (dalle aziende di
trasporto ai distributori di benzina,
dai rivenditori di auto,
scooter e biciclette all'Asm,
per fare qualche esempio) e
poi andare a proporre la novità
alle aziende del territorio
veneziano, in primis quelle
che si sono già dotate del Mobility
manager aziendale. Tra le
prime interessate, sulla carta,
ci sono le Aeronavali, la Fincantieri,
la Cassa di Risparmio
di Venezia. {Ma tutta la base lavorativa
è interessata _ spiega
l'assessore Mingardi _ perchè
l'introduzione del buono
per la mobilità mira a sostenere
l'utilizzo di mezzi alternativi
all'auto privata, rientra nella
contrattazione di secondo livello
tra lavoratori ed azienda
ed è fiscalmente esente, grazie
alle disposizioni della Finanziaria}.
Il bando scade a metà settembre
e la diffusione del buono
potrebbe partire dalla primavera
del 2008. {Conto di organizzare
degli incontri con le
categorie di industria, artigianato
e commercio, le categorie
firmatarie dei grandi accordi
nazionali per proporre questo
progetto che è utile sia ai lavoratori
ma anche alle loro famiglie.
Poi faremo anche un ragionamento
con i dipendenti
comunali}. La convenienza fiscale
del {buono} mobilità lo
rende particolarmente attraente:
inserito nelle contrattazioni
sugli integrativi, il voucher
che può arrivare ad un importo
massimo di 258 euro non incide
sul reddito del dipendente
ed è interamente detraibile dalle
aziende. Il Comune di Venezia
ha deciso di contribuire all'introduzione
del buono, con
uno stanziamento di 26 mila euro
che sarà usato per cofinanziare
gli interventi delle aziende
che vorranno applicarlo per
i loro dipendenti. Il progetto,
tra i primi in Italia, potrebbe ottenere
contributi anche dal Ministero
dell'Ambiente.

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